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Tennis | 01 giugno 2018, 07:00

Daniil Medvedev è sparito, il suo 2023 tra obiettivi e speranze

Scivolato fuori dalla top ten della classifica Atp, il 2023 è cominciato in salita per Daniil Medvedev, attualmente undicesimo dopo tre anni e mezzo di continua permanenza tra i primi dieci del mondo e dopo l’ottenimento, esattamente un anno fa, del primo posto.

Daniil Medvedev è sparito, il suo 2023 tra obiettivi e speranze

Scivolato fuori dalla top ten della classifica Atp, il 2023 è cominciato in salita per Daniil Medvedev, attualmente undicesimo dopo tre anni e mezzo di continua permanenza tra i primi dieci del mondo e dopo l’ottenimento, esattamente un anno fa, del primo posto.

La sconfitta agli Australian Open per tre set contro Korda al terzo turno è stata determinante per il forse momentaneo allontanamento dalla zona alta della classifica.

I problemi fisici sembrano spiegare solo in parte il rendimento discontinuo di tutto il 2022, anno fastidioso che Medvedev non vedeva l’ora di lasciarsi alle spalle, ma che l’ha chiaramente seguito in queste prime settimane del 2023.

Il ventiseienne russo minimizza le sconfitte e il calo nelle prestazioni fisiche, considerandole casuali incidenti di percorso alla ricerca della forma migliore, ma per tutti i commentatori il gioco è peggiorato in modo evidente. Forse è più una questione di testa che di corpo?

La stagione resta comunque ancora agli inizi e il torneo di Rotterdam, che lo impegna in questi giorni, potrebbe dare qualche indizio in più in vista degli obiettivi legati alla primavera/estate, innanzitutto il ritorno a Wimbledon, appuntamento che il tennista ha dovuto saltare nella scorsa stagione sempre per problemi di salute.

Con la vittoria di uno slam in bacheca, quegli US Open che impedirono a Djokovic di chiudere il suo Grande Slam nel 2021, Medvedev resta il tennista più talentuoso della sua generazione - ricordiamo anche che ha collezionato ben tre finali di slam perdute - ma ora sembra davanti a un bivio, chi diventerà da grande? Perché questo è il momento della carriera in cui dovrà decidere se essere solo un fastidio saltuario per i più grandi, o diventare lui uno dei più grandi.

Sarà interessante vedere come reagiranno gli appassionati alle scommesse live dei tornei di fronte a un giocatore che non sta dando più le garanzie del passato in fatto di risultati, come dimostrato dal primo incontro a Rotterdam, vinto sì, ma soffrendo più del previsto contro Alejandro Davidovich Fokina. Un Medvedev nervoso, che perde il primo set perché non riesce a gestire la tensione e polemizza anche con il proprio angolo. Nel secondo ritrova la concentrazione e nel terzo fila verso una vittoria più netta. Ma i fantasmi non sono stati scacciati, per il talento russo deve ancora passare la nottata.

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