"La Sezione AIA di Savona ed il Comitato Regionale Arbitri - commentano in una nota - sono rimasti sconvolti dalla vile aggressione subita dal proprio Arbitro Michele Russo. Nel condannare la violenza in ogni suo modo e forma, restiamo ancor di più stupiti di come ciò sia potuto accadere in un torneo giovanile di tale caratura. Siamo fermamente convinti che il giuoco del calcio debba restate un gioco e quindi un divertimento, dove ogni protagonista svolge il proprio ruolo: giocatori – dirigenti – arbitri – tifosi – genitori".
"La continua cultura mediatica del sospetto di cui leggiamo e sentiamo continuamente su tutti i mezzi di comunicazione, colpisce purtroppo nella maniera peggiore proprio ai nostri livelli. Se arriviamo al punto che un genitore debba dimostrare il proprio dissenso nei confronti di un arbitro che dirige gare di Promozione per la sua direzione di gara della categoria Giovanissimi, allora forse è giunto il momento di riflettere su quale sia la vera dimensione del mondo del calcio".
"La Sezione AIA di Savona ed il CRA Liguria prendono atto della decisione assunta dagli Organizzatori del Torneo di classificare all’ultimo posto la squadra di questa genitore: desideriamo non commentare tale scelta ma confidiamo assolutamente nelle delibere che verranno assunte dai preposti organismi di giustizia, sia in sede sportiva che civile e penale".
"La Sezione AIA di Savona ed il Comitato Regionale Arbitri - concludono - esprimono la loro totale solidarietà a Michele Russo ed a tutti i suoi colleghi vittime di violenza sui campi: confidiamo che tali atti di viltà non si ripetano ma che soprattutto, da uomini veri e di sport, venga segnalato il nome del colpevole dell’aggressione, abbattendo il vergognoso muro di omertà che fino ad ora ha nascosto questa persona: se fosse stato un loro figlio ad essere aggredito, sicuramente vorrebbero conoscere l'autore del vile gesto".