Sono cinquanta le candeline che oggi spegnerà il Borghetto. Per uno strano scherzo del destino il club sarà chiamato oggi pomeriggio a giocarsi la promozione nei playoff contro il Cervo.
Per l'occasione ecco "l'intevista" al club, in un giorno così ricco di molteplici significati:
Domanda: Va in archivio – almeno per la Prima Squadra - una stagione molto intensa per l’FCD Borghetto 1968: un arzillo Cinquantenne cui è il momento di chiedere come va…
Risposta: “Davvero un’annata piena di lavoro, di difficoltà, ma anche di grandi soddisfazioni che i nostri ragazzi ci portano a casa ogni giorno. Non vediamo l’ora di iniziare la prossima!”
D.: Tenendo lo sguardo ben fisso sul presente, sentiamo cosa ci dice il sodalizio Granata della Prima Squadra?
R.: “E’ stata una fantastica cavalcata che ci ha portati dalle settimane convulse dell’assemblaggio della Rosa, attraverso il lavoro e tanti sacrifici, mantenendo l’identità del gruppo e la sua Borghettinità, e ponendo l’accento sulla ricerca del gioco e delle prestazioni, ad una posizione di classifica che ci consente, proprio oggi, di giocarci la Promozione alla Prima Categoria… I Dirigenti, gli allenatori, lo staff e i ragazzi mi hanno fatto proprio un bel regalo di compleanno!
D.: Questa società nasce molto tempo fa, compie ormai una Storia cinquantennale, ha un passato importante. Cosa dire, in proposito?
R.: “Ci sono stati, in passato, Presidenti che hanno svolto per questa società calcistica una mole di lavoro impressionante, anche in prima persona: oggi vedo però un Gruppo di lavoro ampio e affiatato, compattato dal desiderio di occuparsi del Borghetto 1968. Quando riceviamo un dono importante tendiamo a voler restituire qualcosa. Salvaguardiamo la stessa valorialità e lo stesso entusiasmo, ma con una realtà societaria dove, anziché scaricare molto del peso sulle spalle di pochissime persone, oggi esiste un organico ampio e diversificato, competenza, passione e organizzazione. Cerchiamo così di mettere Tecnico e calciatori in condizione di far bene.”
D.: L’estate e l’autunno del 2017 hanno visto, tra le altre cose, la nascita dell’altra squadra cittadina; ne sono scaturite le più svariate voci, frutto di grandi chiacchierate e voli di fantasia dialettici. Per sgombrare il campo da equivoci può essere il momento per esprimere una posizione ufficiale del Borghetto 1968 in merito.
R.: “Ognuno vince a suo modo: hanno vinto, complimenti a loro. Ma non è un argomento poi così prioritario, per noi. Noi restiamo completamente focalizzati sui nostri 180 tesserati e le loro famiglie, con le quali condividere un certo percorso di formazione e crescita. Pensiamo di aver rinforzato piuttosto l’accento della nostra azione sull’eredità ricevuta da chi ci ha preceduto, sui nostri valori fondanti - attenzione ai bambini e ai ragazzi, etica sportiva e comportamentale, rinforzo di un forte senso di appartenenza e spirito comunitario, impostazione km 0 e costo 0 della Prima Squadra e così via. Penso sia giusto così: ognuno deve seguire il proprio cuore, se può. E avviarsi lungo la strada verso i propri obiettivi, nel massimo rispetto per gli altri. Quando hai un’identità forte come la nostra, assolutamente non negoziabile, il resto non conta molto. Non compi 50 anni ogni settimana.”
D.: Ogni tanto anche i non addetti ai lavori potrebbero domandarsi come viva, una piccola società dilettantistica, una situazione economicamanete difficile del proprietario dell’impianto di gioco, nella fattispecie il comune di Borghetto.
R.: “Abbiamo avuto la fortuna, nella sfortuna del periodo difficile, di rinnovare la dirigenza della società più o meno in contemporanea con la salita al potere della nuova giunta Canepa; dimostrare nei fatti il nostro tradizionale spirito collaborativo, nonostante tutte le oggettive difficoltà, non è stato difficile. Accordi e documenti sono lì a dimostrarlo. Pensiamo di affrontare la tempesta tutti insieme, e di uscirne vivi tutti insieme. Come deve essere quando le finalità sono somiglianti.”
D.: Il 2018 è l’anno del 50.ennale, un traguardo prestigioso. La Società e la Comunità che le ruota vorranno pur festeggiare...
R.: “Abbiamo fatto festa coi bambini e coi genitori, tutti insieme, al Salone delle Feste, per Natale: una serata magica. In realtà la nostra festa per il 50.esimo compleanno sarà semplicemente… essere sopravvissuti a questi periodi difficili! E sopravvivere ancora in futuro. Salvaguardando la nostra tradizione fatta di amore per la Scuola Calcio ‘Gabriele Molli’ e per il Settore Giovanile, fatta del vedere i nostri bambini formarsi e crescere fino a vestire la maglia della squadra del loro paese; fatta di passione, di volontariato a 360°, fatta di gioco e divertimento, finalità sociali, vittorie, pareggi e sconfitte, tutte ugualmente utili a migliorare, se si vuole... Fatta di una bella prima squadra di 23 anni di età media, dei nostri prestigiosi tornei di primavera. Riuscire a salvare tutto questo nucleo di energia vitale sarà già una festa… ma qualcosa ci inventeremo: forse in Settembre…”
D.: Cosa si presenterà, nel futuro dell’FCD Borghetto 1968?
“Io penso che passato, presente e futuro siano un unico Tempo, quando si perseguono obiettivi come i nostri. Continueremo a dare il massimo per fornire ai bambini e ai ragazzi un apporto sportivo importante, e un contributo socio-pedagogico meno secondario di quanto forse si creda. Avvertiamo la responsabilità, e la gioia, di tenere unita, attraverso il calcio, una piccola/grande Comunità.
Oggi essa è formata da circa 150 bambini e ragazzi con le loro famiglie, oltre alla rosa della Prima Squadra; è destinata a crescere ancora, visto che nei prossimi anni la nostra filiera delle squadre giovanili si allungherà fino a comprendere le categorie in oggi mancanti (Allievi e Juniores); continueremo a fare tutta la nostra parte, in accordo con l’Amministrazione, per salvaguardare le attività che ci occorrono per sostenerci, soprattutto i Tornei di Primavera, e per svilupparne altre, eventualmente in collaborazione con le altre realtà sociali del paese: penso alla Scuola, alla Parrocchia, al Centro Ragazzi, all’UNITALSI. C’è la continuità nel miglioramento dell’offerta tecnico-didattica, come la presenza costante di ben due istruttori per ognuna delle nostre Leve. C’è la formazione continua dei tecnici, il desiderio di migliorare sempre, c’è impegno, lavoro, partite, condivisione. C’è l’amore per il calcio e per i calciatori: non negoziabile, inestinguibile.
Così è da 50 anni, nell’FCD Borghetto 1968, e così sarà in futuro. Siamo qui per far giocare a pallone i ragazzi, per farne giocatori migliori… Magari riusciamo anche a farne adulti migliori, nel nostro piccolo…”