Non è stato un fine settimana facile per l'Albenga. La tragica scomparsa del giovane Davide Molinari ha inevitabilmente sconvolto l'ambiente ingauno facendo passare (come era giùsto che fosse) in secondo piano quanto avvenuto sul campo. Il pareggio interno per 1-1 contro la capolista Fezzanese è comunque valso un punto pesante in chiave salvezza ed inoltre ha rappresentato l'occasione per rivedere in campo una delle bandiere del club ingauno, Gabriele Patrucco, rientrato dopo un lungo stop per infortunio:
"Un anno dopo l'ultima volta e dopo poco più di sei mesi dall'intervento al legamento crociato sono riuscito ad esaudire il sogno di rindossare la maglia della squadra del mio cuore, fatto per me ancora troppo importante - ha dichiarato il diretto interessato ai microfoni di SvSport - ho il piacere di ringraziare soprattutto i miei genitori, mio fratello e mia nonna che hanno contribuito in maniera determinante nel percorso di recupero. Inoltre, voglio ringraziare il Dott. Villani ed il suo staff per l'intervento, il fisioterapista Livio Seghesio ed il trainer Andrea Salvatico per la loro pazienza e competenza nei mesi più difficili, oltre che ai "doc" dell'Albenga, Francesco Maglione ed Andrea Bruzzone. Ci tengo a ringraziare anche mister Ivan Monti per avermi dato l'opportunità di giocare, forse non tutti lo avrebbero fatto con me".
"Grazie agli amici, uno su tutti Luca e la sua famiglia che ultimamente stanno lottando una battaglia molto più ardua di quella che ho dovuto combattere io - ha proseguito Patrucco - bentornato in campo al mio compagno di squadra Andrea Welti, ed in bocca al lupo a Lorenzo Conoscenti. Un abbraccio commosso al 'Molo', Davide Molinari.
Infine voglio ringraziare pubblicamente gli Ultras della Gradinata Sud per la vicinanza e l'affetto che mi hanno sempre dimostrato, nel bene e nel male, in questi 12 anni di Albenga: sperando di essere solo all'inizio, forza Albenga!".