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Calcio | 31 gennaio 2017, 15:58

Calcio, Serie D. Il Savona torna con i piedi a terra, ora quale obiettivo bisogna perseguire?

Calcio, Serie D. Il Savona torna con i piedi a terra, ora quale obiettivo bisogna perseguire?

Una squadra terza in classifica, con il secondo miglior attacco del campionato, il capocannoniere dell’intera Serie D e il reparto difensivo più impermeabile con sole sedici reti subite. Eppure non basta. Non basta a soddisfare totalmente la piazza e ad attaccare il vertice della classifica, che si allontana ancora di una lunghezza. Avevamo definito come “quasi decisivo” il mese di gennaio per le sorti biancoblu: le due vittorie casalinghe, unite ad un pareggio e ad una sconfitta lontano dal Bacigalupo non hanno permesso di accorciare le distanze dalla vetta, anzi. I sei punti di ritardo dal Gavorrano sono diventati sette dopo il ko contro l’Argentina patito domenica allo Sclavi, al termine di una partita difficile da valutare e commentare. 

La netta vittoria contro il Ligorna aveva mostrato un ottimo Savona, che con grande determinazione si era sbarazzato dei genovesi senza tanti problemi; nel match giocato domenica allo “Sclavi” gli Striscioni hanno messo in campo sì grande impegno, rimanendo però imbrigliati nella ragnatela preparata per l’occasione dall’Argentina di mister Calabria. I biancoblu, dopo un primo tempo giocato nella metà campo avversaria, hanno leggermente alzato il piede dall’acceleratore durante la ripresa, concedendo ai rossoneri due occasioni da rete, di cui una decisiva nell’economia del match: bravo Costantini a trafiggere l’incolpevole Miraglia, per un gol vittoria che ha permesso agli armesi di tornare a parlare di zona playoff. Inutili gli assalti finali degli Striscioni con Murano e Boggian, sventati dall’estremo difensore Manis, autore di alcune parate davvero spettacolari; ciò che non ha convinto fino in fondo è stato il centrocampo della squadra di Siciliano, dove si è sentita la mancanza dello squalificato Fenati, sostituito per l’occasione da Nicolò Damiani, apparso non così a suo agio nell’impostazione il gioco.


Archiviato gennaio, di quali obiettivi bisogna ora parlare tra le fila biancoblu? Puntare innanzitutto ad un piazzamento playoff o proseguire la corsa sulla capolista Gavorrano? Il calendario di febbraio propone sfide che, sulla carta, non sembrano di certo proibitive: Ghivizzano, Grosseto, Fezzanese e Sestri Levante, tutte in lotta per non retrocedere, paiono battibili, ma in un campionato così indecifrabile è meglio continuare ad evitare pronostici azzardati.

Paolo Garassino

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