Calcio - 15 aprile 2016, 12:13

Calcio, Andora. Un "alieno" come presidente. Ecco Paolo Morelli: "Essere razionali aiuta"

"Vengo dal mondo del ciclismo e ciò può avermi aiutato a mantenere il sangue freddo nel momento più critico della stagione"

Per chi frequenta abitualmente lo Stadio "Scirea" non sarà difficile individuare la figura del presidente Paolo Morelli.

Seduto, freddo, quasi distaccato, il numero uno andorese vive la partita con estrema serenità, qualsiasi sia l'esito dell'incontro.

Un atteggiamento a dir poco anomalo rispetto a tanti colleghi del massimo dirigente biancoblu, capace nel momento più critico della stagione di mantenere il sangue freddo, confermando il tecnico Mario Pisano e correggendo dove necessario la rosa.


Presidente, si vede che è un neofita del mondo del calcio...

"Probabilmente venire dal ciclismo mi ha aiutato a vedere le cose in maniera maggiormente distaccata. Lasciarsi abbattere nel momento più critico del campionato sarebbe stato del tutto inutile. Abbiamo invece serrato le fila, remando tutti nella medesima direzione".

Confermare Pisano alla fine si è rivelata la scelta migliore.

"I risultati parlano chiaro: da inizio 2016 in poi il rendimento della squadra è stato altissimo. Senza toccare il budget siamo andati a ritoccare l'organico rendendolo maggiormente competitivo, convinti delle nostre competenze. Del resto in estate abbiamo avuto davvero poco tempo per organizzare una campagna di rafforzamento adeguata, complice il passaggio societario".


Da "ultimo arrivato", come valuta lo stato di salute del calcio?

"Certi comportamenti mi lasciano allibito. Vedere determinati colleghi o appassionati, anche di una certa età, che insultano gli arbitri o gli assistenti è educativamente devastante. Come possiamo dare credibilità a un movimento se noi per primi tendiamo a delegittimarlo? Serve uno svolta a livello comportamentale netta, anche censurando determinati comportamenti dei propri giocatori. E' un prezzo da pagare, ma utile alla crescita di tutto il nostro mondo".

Lorenzo Tortarolo