Finisce l'anno, si tira una linea e si riparte in vista di nuovi traguardi.
Così sarà anche per Fulvio Berruti e la Cairese che, dopo un inizio di campionato difficoltoso, sono riusciti a trovare la strada giusta per riuscire finalmente ad emergere dalla zona playout.
Direttore, si è conclusa la prima parte del campionato e sta finendo il 2015 . È' già tempo di un primo bilancio in casa gialloblu?
"Di bilancio vero e proprio mi pare prematuro. Qualche ragionamento credo lo facciano in molti, non solo la Cairese".
Che tipo di ragionamenti?
"Direi di carattere generale. In questa ottica partirei dal settore giovanile, seguito da una persona come Franz Lauretti di grande competenza. Aver investito in questo settore, inserendo tecnici di valore, che hanno integrato gli ottimi allenatori presenti in Società negli anni scorsi, comincia a dare i suoi frutti. Inoltre la Cairese dispone di impianti sportivi che non hanno uguali in provincia e oggi, questo elemento, sommato alla qualità di chi insegna la disciplina del gioco del calcio e la serietà dei dirigenti e della Società, fanno e devono fare la differenza. Mantenere la categoria di Eccellenza Liguria, dove possano approdare i nostri ragazzi, diventa strategico e non complementare al progetto di potenziamento del settore giovanile. È chiaro che bisogna migliorare ancora. Per questo parlo di ragionamenti e non di bilanci".
A proposito di Eccellenza: la prima squadra?
"Sappiamo che dovremo lottare fino alla fine, per cui adesso godiamo ancora per qualche giorno questa posizione classifica, sapendo che ci aspetta un girone di ritorno impegnativo, in un torneo equilibrato, dove fare attenzione ai particolari può essere determinante".
Che tipo di particolari?
"Ad esempio evitare i troppi cartellini, gli infortuni e la serenità e solidità societaria" .
Sotto questo aspetto a Cairo dopo oltre venti anni ci sono novità importanti .
"Direi di sì. La Società si rafforza. Samuele Patuto sarà il nuovo Presidente. La famiglia Pensiero rimarrà in società con altre persone innamorate dei colori gialloblu, che entreranno nel nuovo Direttivo a partire dal primo gennaio 2016. Adesso bisogna configurare il nuovo soggetto in tutti i suoi aspetti e dare corso agli impegni assunti".
Cosa cancellerebbe invece?
"Effettivamente qualcosa che mi ha profondamente rammaricato c'è. Faccio riferimento al rapporto di collaborazione con il Savona Calcio, a cui personalmente credevo molto è dimostrato in modo pratico e non teorico. Collaborazione che poteva essere organica con progetti ambiziosi che andavano oltre la collaborazione . Purtroppo hanno prevalso altre logiche e situazioni su cui preferirei non ritornare ma noti a tutti. Chissà che in futuro tutto ciò si possa recuperare . Mai dire mai. È chiaro che per adesso, a Cairo, la ferita è ancora sanguinolenta".
In ambito di mercato, voci di corridoio raccontano che in estate qualcuno le sconsigliò l'acquisto di Gabriele Sanci, già in doppia cifra a metà campionato.
"Dico solo che sta facendo bene e siamo contenti, meriti dei compagni e del Mister, è una persona per bene e speriamo continui così. Per il resto mi viene in mente un verso di un poeta qual era Fabrizio De Andre': "si sa che la gente dà buoni consigli se non puo' più dare cattivo esempio".