Calcio - 01 marzo 2015, 16:57

Savona Calcio, altra sconfitta casalinga, scoppia la contestazione

Marchetti lascia la sua squadra in dieci dopo cinque minuti, il Pontedera vince compiendo il minimo sindacale

Notte fonda al Bacigalupo (che contrasta con la splendida giornata primaverile di quest’oggi); gli Striscioni perdono anche con il Pontedera e crollano definitivamente in classifica; decisiva, quantomeno per l’andamento del match, l’espulsione clamorosa e non commentabile di Marchetti dopo appena quattro minuti per un fallo di reazione su fallo a favore.

Il Savona, subito in dieci, inizialmente non subisce il colpo e prova a fare la partita, spingendosi in avanti con le incursioni di D’Amico e De Martis; il Pontedera, al contrario, non sfrutta la superiorità numerica ed incappa in parecchi e grossolani errori d’impostazione a centrocampo. Dopo una prima mezz’ora equilibrata, i toscani iniziano a prendere il sopravvento e rinchiudono gli Striscioni nella propria area. Dopo un colpo di testa alto di De Cenco ed un tiro alle stelle di Disanto da buona posizione, al 41’ gli ospiti passano in vantaggio: Rossini, con ottima reattività, para la rovesciata di Luperini, ma nulla può sul tap-in di Settembrini, che porta in vantaggio il Pontedera e manda in visibilio la quarantina di tifosi granata giunti al Bacigalupo.

La ripresa si apre con l’aspra contestazione dei tifosi in tribuna verso Barchigiani, Ceniccola e Dellepiane, sinonimo del malessere che questa squadra sta attraversando in questa stagione disastrosa sotto ogni punto di vista; la confusione regna sovrana anche sul campo, con il Savona che prova, con la forza della disperazione, a riagguantare il risultato sfruttando gli errori di un Pontedera distratto e deconcentrato per il vantaggio. Le offensive del Savona, comunque, non riescono ad essere incisive (solamente all’84’ un’incornata di Scappini alto di poco) e la partita si conclude con l’ennesima sconfitta e le pesanti critiche a mister Aloisi, bersaglio del pubblico ligure, riuscito a raccogliere solamente cinque punti in dieci partite.    

 

Giovanni Molinari