C’è delusione nello spogliatoio del Savona: tra i giocatori e lo staff tecnico scorre rabbia, amarezza e delusione per come si era messo il match; gli Striscioni, se le partite finissero nel primo tempo, avrebbero totalizzato addirittura tredici punti, molti di più dei cinque effettivi ottenuti.
“Abbiamo fatto la gara nel primo tempo e siamo andati in vantaggio meritatamente, poi si è spenta la luce e ciò non deve più accadere; non è la prima volta che la squadra scompare dopo un errore del singolo e dobbiamo studiare questo aspetto da domani. Abbiamo tante idee e, spesso, le concretizziamo in campo nel modo giusto, ma non dobbiamo mai più avere cali di attenzione, la partita dura 90 minuti”.
Un Savona che spesso, in queste ultime partite, crolla fisicamente nella ripresa: “Sicuramente la condizione fisica deve migliorare, ma sono convinto che non sia solo una questione di preparazione: prendiamo il primo goal e non sappiamo più come comportarci in campo! Questo non è l’atteggiamento giusto e dobbiamo capire il perché di questo calo psico-mentale della squadra”.
La prossima partita è la trasferta di Gubbio, squadra che lotta per salvarsi: “E’ una partita fondamentale per il nostro cammino; dobbiamo prepararla al meglio e dobbiamo avere la giusta convinzione per ottenere punti e sbloccarci da una situazione pericolosa”.