Definirla una sorpresa d'alta classifica sarebbe stato riduttivo, ma in pochi avrebbero pronosticato di vedere un Legino così competitivo per tutto l'arco del campionato.
La squadra di Fabio Tobia ha chiuso la stagione aggiudicandosi anche i playoff regionali, staccando il pass per il prossimo campionato di Promozione.
Fino a una decina di giorni fa la panchina dei verdeblu era però quasi da considerare vacante, ma poi dopo il pressing del presidente Carella il tecnico savonese ha dato il via libera per il prosieguo del rapporto.
Mister, sembra quasi paradossale che una volta conquistata una promozione le sia venuta voglia di tirarsi indietro.
"Non è proprio così. Come ho ripetuto già in qualche occasione vivere l'ambiente Legino a 360 gradi porta via numerose energie fisiche e mentali. C'è una struttura da seguire, il ristorante, l'organizzazione dei vari tornei e il Settore Giovanile, senza dimenticare i grandi eventi come le visite di El Shaarawy credevo che la squadra meritasse maggiore attenzione per un campionato difficile come la Promozione".
E poi cos'è successo?
Il presidente Carella mi ha messo all'angolo ed è stato impossibile dirgli di no. Siamo pronti, insieme, a intraprendere questa nuova avventura.
Vedremo un Legino rivoluzionato?
"Beh, dei cambiamenti importanti, soprattutto a causa della regola dei giovani, ci saranno. A tutti questi ragazzi saremo infinitamente legati, ma sarà inevitabile evitare qualche variazione a livello di rosa".
In molti si sono stupiti della vostra promozione, ma rosa alla mano non eravate certo una squadra da medio classifica.
"E' vero, qui ci sono ottimi giocatori, senza dimenticare tutti i dirigenti e i collaboratori, ma per riuscire a primeggiare abbiamo dovuto metterci qualcosa in più contro altre ottime squadre che hanno battagliato fino alla fine per conquistare la promozione: parlo dello spirito "Leze", quello spirito che ci ha permesso anche di vincere i playoff ai rigori nonostante l'ultima partita non contasse quasi più nulla".
Uno spirito combattivo che però non vi ha reso simpatici a tutti.
"Io ho un determinato tipo di carattere: sarà un difetto o un pregio, ma non riesco minimamente ad essere ipocrita. Le cose le dico sempre in faccia e come ha sottilineato ciò porta a non risultare simpatici ad alcune persone. Quello che succede durante una partita finisce nel rettangolo di gioco, penso ad esempio al mio rapporto con Bagnasco, l'allenatore del Pallare: con lui ho avuto numerose discussioni, ma non mi sognerei mai di negare le sue qualità tecniche. Non si può piacere a tutti, è la vita...".