Calcio - 30 giugno 2013, 20:42

Calcio: Faraone in agrodolce. E ora si pensa al futuro

Il talento savonese non ha brillato in Brasile: anche con l'Uruguay è mancata la giusta serenità per lasciare il segno

Si è conclusa pochi minuti fa allo stadio Fonta Nova di Salvador de Bahia l'esperienza di Stephan El Shaarawy nella Confederations Cup. Il bilancio? Difficile vederlo in positivo, anche dopo la chiamata da titolare nella “finalina” contro l'Uruguay.

Qualcosa infatti inquieta il Faraone di Savona e si chiama futuro. Le voci che lo vogliono lontano dal Milan continuano a rincorrersi, tanto che Adriano Galliani ha annunciato per martedì un colloquio con il numero 92 rossonero: Real Madrid, Manchester City e, per ultimo, il Chelsea di Mourinho hanno bussato alla porta di Via Turati per capire l'eventuale disponibilità alla cessione.

Anche ragioni tattiche potrebbero far pendere la bilancia da una parte o dall'altra: il diktat di Berlusconi ad Allegri sostanzialmente manderà in cantina il 4-3-3, modulo in cui El Shaarawy riesce ad esprimere al meglio le proprie qualità. Si passerà quindi al 4-3-1-2, con il “taglio” delle ali a vantaggio di una punta in più.

Un tourbiillon emotivo che non ha permesso al ragazzo scuola Legino di godersi a pieno anche un'esperienza meravigliosa come la Confederations Cup: lo si è visto dallo sguardo e dall'atteggiamento del corpo, anche dopo il penalty trasformato nella serie dagli undici metri che è valsa il terzo posto sull'Uruguay.

Quel che è certo è che da qui alla prossima settimana una linea da cui regalarsi un nuovo inizio deve essere tracciata, per ripartire in vista di una grande stagione che porterà al Mondiale di Brasile 2014.

Redazione