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Sono state due semifinali per cuori forti quelle della categoria Giovanissimi, due sfide dai mille colpi di scena che alla fine hanno visto l'Umbria e il Veneto spuntarla rispettivamente su Friuli Venezia Giulia e Lazio. Due rimonte concluse in modo diametralmente opposto. Nel primo caso il match si è chiuso ai calci di rigore con gli umbri che nei 90' si sono fatti recuperare ben due gol in pieno recupero. L'Umbria ha avuto la forza di non abbattersi mantenendo la lucidità dagli undici metri, fenomenale Perugini che ha parato ben tre rigori. Nell'altro match il Veneto sotto di una rete ha risalito la china completando una rimonta prodigiosa chiusa proprio allo scadere. Sarebbe potuta ripetersi la finale della scorsa stagione e invece i detentori del titolo non sono riusciti a confermarsi mentre i veneti a distanza di solo un anno possono riprovare a riprendersi il trofeo che avevano solo accarezzato. Facciamo un passo indietro e vediamo come sono maturati i risultati.
La prima volta non si scorda mai, siamo certi che questa edizione del Torneo delle Regioni categoria Giovanissimi rimarrà negli occhi di mister Giacomo Parbuoni per tanti anni. Il tecnico da otto anni sulla panchina dei Giovanissimi Umbria ha conquistato per la prima volta nella storia la finale della categoria probabilmente più interessante, e lo ha fatto battendo la detentrice del Trofeo Friuli Venezia Giulia. La partenza a razzo dell'Umbria ha fruttato due gol nei primi 25' (De Iuliis e Massarucci). Poi con il passare dei minuti è calata l'intensità degli umbri mentre i friulani hanno guadagnato campo e coraggio. Un secondo tempo giocato sul filo dei nervi e con le residue forze fisiche rimaste. Quando tutto sembrava deciso a 3' dalla fine un autogol rocambolesco ha dato la scossa al Friuli che al 4' di recupero in mischia ha trovato il miracoloso pareggio con De Anna. E qui è affiorato il carattere della squadra di Parbuoni che è rimasta lucida con un Perugini eroe della giornata che ha parato ben tre rigori. La forza di questa squadra è certamente il gruppo andando a guardare il numero dei giocatori andati a segno. Una testimonianza inequivocabile della qualità di questa squadra. Ben sette giocatori hanno gonfiato la rete con De Iuliis che ha firmato quattro reti. L'Umbria se l'è meritata questa finale se pensiamo che ai gironi ha estromesso la corazzata Lombardia. Mister Parbuoni al termine del match stremato ha ammesso :" Siamo arrivati stanchi a questa semifinale, pur avendo ruotato la rosa ogni gara del girone è stata una lotta e oggi ne abbiamo risentito". L'allenatore umbro fa i complimenti agli avversari: "Il Friuli sta lavorando alla grande da diversi anni e sul campo si vede, nei giovanissimi sono sempre protagonisti, un riconoscimento in più per quello che hanno fatto i miei ragazzi". La forza dell'Umbria: "Non siamo fenomeni tecnicamente ma sfido chiunque a trovare un'altra squadra con questo carattere e questa voglia di soffrire e non mollare mai". Friuli V.G. e Umbria si sono passate il testimone e l'etichetta di sorpresa del Torneo, lo scorso anno i friulani avevano centrato il bersaglio grosso contro ogni pronostico stavolta la squadra umbra si giocherà il titolo per la prima volta nella sua storia.
Tutt'altro epilogo ha avuto l'altra semifinale ma nel calcio come nella vita a volte la storia è ciclica, lo sa bene il Veneto che ha punito ancora il Lazio per la seconda vola negli ultimi due anni diventando la vera bestia nera dei laziali. D'altronde la squadra veneta è quella che vanta più titoli nella categoria (4) e la voglia di giocarsi un'altra finale nel giro di un anno era troppo grande. Il Lazio ha coronato un primo tempo giocato bene con il gol al 29' di Gianfagna. Poi Collauto nella ripresa ha effettuato tre cambi che son risultati decisivi, i laziali hanno iniziato ad indietreggiare mentre i veneti si sono presentati spesso nell'area avversaria, Augustini al 7' ha subito rimesso tutto in pari. Nessuna reazione del Lazio mentre i ragazzi di Collauto hanno preso coraggio, un atteggiamento che ha premiato i veneti proprio allo scadere con la zampata vincente dello scatenato Augustini. Una punizione troppo severa per la squadra di Dagianti forse troppo timorosa. Di coraggio e tanto ne ha avuto il gruppo di Collauto che ha giocato con la testa sgombra e il piglio dei grandi.
Risultati Semifinali
Friuli V.G.-Umbria 5-3 (2-2)
Lazio-Veneto 1-2
Finale - Così in campo sabato 30 marzo (10:30): Umbria-Veneto (Monte Claro)