Tempo e spazio: Albert Einstein ha dedicato un'intera esistenza allo studio dei due pilastri della fisica moderna. Ragionamenti e teorie decisamente affascinanti, ma che nel prosaico mondo del calcio devono trovare applicazioni ben più pratiche. Tempo di gioco, posizione della palla, dell'avversario e del compagno: ci sono pochi giocatori come Davide Sancinito, centrocampista del Finale, capaci di capire ed elaborare ogni situazione di gioco. Caratteristica che domenica sarà a dir poco fondamentale, nella supersfida di domenica contro il Vado.
Partiamo dalla partita di andata, forse è stata la prima occasione in cui, almeno fino all'espulsione di Oliveri (pre calciomercato ndr), si è visto un Finale pienamente competitivo.
“E' vero, avevamo disputato una prima mezz'ora di gioco ottima, occupando a lunghe riprese la loro metà campo. Credo però che òa svolta definitiva sia arrivata con l'Argentina in Coppa Italia, sotto il profilo del gioco e della consapevolezza in noi stessi è stata quella la partita chiave”.
Tra l'altro Buttu ha sottolineato come proprio quel 4-0 rappresenti la vostra spinta emotiva in più nel preparare il match.
“Sappiamo solo noi cosa abbiamo passato nella settimana seguente alla partita, ora abbiamo la possibilità di rifarci, in un momento in cui stiamo attraversando un'ottimo momento di forma. Ha detto bene il mister, queste sono partite dove c'è poco da inventare nel corso della settimana”.
Oltre a ex compagni, ti troverai di fronte anche tanti amici, uno su tutto Edo Capra.
“Con Edo andremo sicuramente a mangiare insieme una di queste sere. E' un amico e fuori dal campo ci comporteremo come tali. Domenica però ognuno andrà per la propria strada com'è giusto che sia”.
Nel lotto degli ex è il giocatore che temi di più rispetto a Olivieri e Recagno?
“Beh ovviamente, ha qualità tecniche indiscutibili. Lui e Matteo Rossi sono tra quei pochi calciatori che possono inventarti la giocata in qualsiasi momento della partita. Bisognerà triplicare gli sforzi per avere la possibilità di fermarli”.
Molti si aspettano il Finale nella propria metà campo e pronto a ripartire in contropiede: è una sensazione che collima con le vostre intenzioni?
“Penso di no. Se lasci giocare una squadra come il Vado, con la qualità di cui dispone, rischi di finire a fette. Dovremo attaccarli, senza lasciarli ragionare”.
Fresia ti ha definito come il giocatore più importante per il Finale.
“Lo ringrazio e incasso volentieri il complimento. Farò di tutto affinchè possa esserne ancora più convinto dopo la partita di domenica...”
Se ti guardi indietro, sei pronto ad affermare “è la partita più importante della mia carrera?”
“Se penso alla posta in palio direi di sì, mi auguro però, per me e per il Finale, che possano arrivarne in futuro di ancora più stimolanti”.