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Calcio | 25 giugno 2014, 20:01

Calcio. Riccardo Gagliolo tra presente e futuro: "Grazie Andora! La Samp? Sono solo voci di mercato"

"Ricevere le chiavi della città è un vero e proprio onore. Il segreto? Non mollare mai, migliorandosi giorno dopo giorno"

Calcio. Riccardo Gagliolo tra presente e futuro: "Grazie Andora! La Samp? Sono solo voci di mercato"

E' stata la splendida cornice di Palazzo Tagliaferro ad accogliere gli amici e i sostenitori di Riccardo Gagliolo. Andora questa mattina ha infatti riabbracciato il proprio talento, reduce da una straordinaria stagione in Serie B, con la maglia del Carpi. A fare gli onori di casa sono stati il sindaco Mauro Demichelis, insieme al Vicesindaco, e assessore allo sport, Paolo Rossi. Per l'occasione non sono mancati nemmeno i saluti del presidente dell'Andora Calcio, l'avvocato Bertolino, e di Angelo Vaccarezza, alla prima uscita da Commissario Provinciale.

Tutti riflettori erano puntati però su “Ricky”, decisamente emozionato per la consegna delle chiavi della città da parte dell'Amministrazione Comunale.


Riccardo, nel corso della cerimonia si percepiva nel tuo sguardo un grande senso di orgoglio per questa onoreficenza.

“Ricevere i complimenti fa sempre piacere, ma quando ricevi tali apprezzamenti dalle persone con cui sei cresciuto non puoi che essere doppiamente soddisfatto. Io sono partito proprio da qui, dal campionato di Eccellenza, per poi iniziare una scalata che, fino ad oggi, mi ha regalato solo soddisfazioni”.

Dopo un simile exploit che sensazione provi tornando ad Andora, osservando i campi dai quali sei partito?

“Ho giocato una stagione in Serie B, ma non mi sento minimamente arrivato. Come sottolinea un mio compagno di squadra prima di potersi considerare un giocatore importante bisogna aver raccolto almeno 100 presenze in Serie A. Sarebbe un traguardo fantastico”.

E a proposito di Serie A rimbalza forte un interessamento nei tuoi confronti da parte della Sampdoria.

“Io sono un giocatore del Carpi e mi sto preparando al meglio per andare in ritiro con i miei compagni di squadra. Al presidente, a Giuntoli e a tutta la dirigenza devo tantissimo: la società è solida e familiare e mi ha permesso di crescere con calma e serenità. Le voci di mercato al momento non sono che tali”.

A proposito del Carpi, la vostra stagione è andata ben oltre le più rosee aspettative.

“E' vero, soprattutto noi giovani possiamo andare orgogliosi per il campionato portato a termine. Penso a Letizia, Poli, Memushaj, oppure al mio amico Di Gaudio che raggiungerò presto in Sicilia per il suo matrimonio. Speriamo di ripeterci, sarebbe fantastico”.

Tra l'altro la tua ascesa è iniziata in maniera a di poco incredibile, raccontaci com'è andata

“Sono arrivato a Carpi dalla Serie D, dopo aver vestito la maglia dell'Imperia. L'inizio non è stato semplice, i primi tre mesi li ho passati in tribuna anche a causa di un brutto infortunio, dai playoff in poi è cambiato davvero tutto: promozione contro il Lecce e 36 presenze nell'ultimo campionato di Serie B. Ciò mi ha insegnato a non mollare mai e ad impegnarmi con sacrificio per potermi migliorare giorno dopo giorno”. 

Lorenzo Tortarolo

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