Per una squadra neopromossa ambientarsi nel nuovo campionato può richiedere parecchio tempo, andando a volte a rischiare di salvarsi in extremis. Non si può dire altrettanto per l’Albenga che, grazie ad un progetto ambizioso e all’acquisto invernale di Giuseppe Bertuccelli, sta incamerando punti preziosi per la classifica. Domenica la vittoria interna sul Rivasamba porta la firma proprio dell’ex Magra Azzurri che pur non segnando si è rivelato importantissimo per lo scacchiere di mister Biolzi, facendosi annullare un gol e guadagnandosi il calcio di rigore.
Giuseppe, domenica l’Albenga ha guadagnato tre punti fondamentali. Partita perfetta?
“Non so se sia stata la partita perfetta, ma senza dubbio l’Albenga ha giocato da squadra. Il campo non ci ha permesso di giocare come volevamo e di fronte avevamo un Rivasamba ostico e ben schierato. Abbiamo vinto con il cuore e ottenendo tre punti importanti per il morale e per la classifica”.
Sentite vicina la conquista matematica della salvezza?
“Bisogna ancora lavorare per ottenerla e non distrarsi assolutamente perché mancano ancora parecchie giornate. Dopo il pareggio contro la Sammargheritese avevo detto ai miei compagni che avremmo avuto quattro partite contro squadre che stavano tutte sotto di noi e sarebbe stato importante quantomeno pareggiare. Per ora ci stiamo riuscendo ma per festeggiare bisogna rimanere uniti già dal prossimo impegno”.
È un Bertuccelli che incide pur segnando poco. Quanto ti manca il gol?
“Per un attaccante il gol è il pane quotidiano e ovviamente quando non arriva è lecito innervosirsi. Ma per quanto mi riguarda gioco serenamente pensando esclusivamente al bene della squadra mettendomi al servizio di allenatore e compagni, i quali mi dimostrano sempre tanta fiducia”.
Nella passata stagione il tuo Magra Azzurri è stata la rivelazione del campionato, quest’anno rischia molto la retrocessione. Cosa non sta funzionando secondo te?
“Delle rosa della passata stagione sono rimasti solo tre giocatori, dunque mi viene difficile fare ipotesi. Sono però sicuro che lotteranno tutti quanti fino all’ultimo minuto per provare a salvarsi e personalmente glielo auguro con tutto il cuore perché sono stato benissimo in tale società e ho conosciuto persone meravigliose”.
Dopo l’avvio altalenante con l’Argentina, l’Albenga rappresenta per te una possibile rivincita?
“Sui miei trascorsi con l’Argentina potrei scrivere un libro perché in quei mesi non ha funzionato nulla e il mio rapporto con l’allenatore non era dei migliori. Ho accettato l’offerta dell’Albenga perché mi è stato presentato un progetto valido e a lungo termine, dunque sono ben contento di indossare la maglia di una delle società più gloriose della regione”.